Perché usare il pulpito per pilotare un drone?

Molti non conoscono la vera funzione del pulpito per radiocomando e ci pongono questa domanda.

L’uso del pulpito nel pilotaggio dei droni non è ancora largamente diffuso a causa della quasi inesistenza di questo tipo di articolo sul mercato. D’altra parte tutti gli aspiranti piloti di droni che iniziano questa attività imparano a pilotare con il sistema tradizionale usando i pollici per il movimento degli stick, mentre le altre dita sono impiegate a sostenere il radiocomando.

Il pulpito con pilotaggio tramite stick allungati nasce molti anni fa per i piloti di alianti dove il volo può prolungarsi per ore. Viene largamente usato anche dai piloti di elicotteri RC per le gare FAI dove si richiede una elevata precisione dei movimenti per eseguire le figure del programma di gara.

Bisogna precisare che il pilotaggio classico con i pollici risulta naturale perché i telecomandi sono progettati per essere impugnati in questo modo. I movimenti con i pollici tramite stick corti permettono di spostare velocemente lo stick con alte velocità di reazione del velivolo. Nel campo dei droni RACE FPV questo è un vantaggio perché si vola molto veloci e si deve avere una velocità di reazione istintiva molto alta.

C’è da considerare però che nelle gare di droni RACE i piloti rimangono seduti col radiocomando appoggiato alle gambe pertanto non hanno la necessità di sostenerne il peso con le mani.

Il pulpito e il pilotaggio con stick allungati manovrati con pollice e indice trova la sua applicazione migliore nel pilotaggio di droni per riprese video.

Il sostenimento del peso del radiocomando non spetta alle mani del pilota, anzi è il pulpito che oltre a sostenere tutta l’apparecchiatura fornisce anche una base di appoggio per le mani rendendo la posizione molto confortevole. Il radiocomando è stabilmente posizionato alla giusta altezza e appoggiato al ventre del pilota. Il pilota ha le mani completamente libere per manovrare. Questo tipo di pilotaggio è usato dai professionisti delle riprese video. Laddove non sia presente un pulpito vengono usate delle bretelle che sostengono il radiocomando.

Possiamo vedere questo tipo di pilotaggio visionando i video dimostrativi pubblicati su Youtube dalla casa DJI ( DJI film school ).

A titolo di esempio riportiamo alcune immagini, tratte dai video pubblici di DFJ Film School, dei piloti professionisti che eseguono le riprese aeree con il drone INSPIRE 2 al WRC , il campionato Mondiale di Rally.

Essi usano comandare gli stick con il pollice sopra e l’indice davanti allo stick.

Il lavoro di ripresa con INSPIRE 2 viene eseguito da due operatori: il pilota che comanda il drone dalla telecamera FPV frontale, usa talvolta un parasole allungato che dal display arriva fino all’altezza degli occhi. Il pilota FPV che si occupa delle traiettorie da far eseguire al drone non potrebbe indossare il visore FPV perché ha bisogno di alternare lo sguardo tra il display e il mondo reale guardando il drone a vista. Il secondo operatore è il Gimbal operator e utilizza un radiocomando identico per orientare il gimbal occupandosi delle inquadrature. Il drone usato è molto veloce e performante ed è in grado di inseguire una vettura in gara, ma i movimenti di accelerazione e di frenata devono essere sempre precisi, dolci e mai bruschi. I movimenti del gimbal sono sempre precisi ma esenti da scatti o fermate brusche.

Consigliamo di visionare questi video per comprendere maggiormente le tecniche utilizzate dai grandi e che possono essere applicate con ottimi risultati anche dai piccoli droni come il DJI Mini2.

La serie DJI Film School comincia da qui:

https://www.youtube.com/watch?v=ifl3Jk8JzsM

Buona Visione!